
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Davide Parenti, autore del programma "Le Iene", e per Matteo Viviani (una delle Iene), per violazione della privacy.Lo scorso anno è stato realizzato un servizio con un test anti-droga fatto ai Parlamentari: facendo finte interviste a 50 deputati, con i tamponi Drug Wipe gli era stato prelevato il sudore, ed il risultato fu che uno su tre risultò positivo (12 avevano fatto uso di cannabis e 4 di cocaina).Il servizio, naturalmente, non è andato mai in onda: è intervenuta l'Autorità Garante per la privacy che ha bloccato il tutto evidenziando la "raccolta illecita di dati di natura sensibile in quanto attinenti allo stato di salute".Lo scorso ottobre le Iene sono state condannate a 5 mesi e 10 giorni di reclusione, con la conversione, in seguito, ad una pena pecuniaria.Per la Cassazione il loro è stato "un comportamento ingannevole e fraudolento", ed anche se i due avevano affermato che "i loro accertamenti non permettevano di associare l'esito del test a persone note", la Suprema Corte ha ribadito che "Tutti i parlamentari potevano essere indiscriminatamente sospettati di assumere stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera dei deputati, nonchè la istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica ed alla sua onorabilità".
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Giuridicamente perfetto. L'inganno e la frode si sono subito appalesati. Impeccabile da questo punto di vista. La Corte giustamente sentenzia la violazione di un diritto, leso il quale viene lesa automaticamente l'onorabilità di una persona "pubblica". Perfetto. Lo sarebbe anche eticamente se lo stesso diritto venisse riconosciuto non solo ai parlamentari ma anche a noi (ahimè) esseri comuni!Ritengo però che questi programmi con la smania dello scooppone televisivo più volte si addentrano troppo nella sfera personale del soggetto sotto tiro. Per carità se non ci fossero state alcune segnalazioni molti buffoni sarebbero ancora in giro. Però non ritengo etico dal punto di vista giornalistico sacrificare la morale per l'odience. Segnaliamo abusi e comportamenti illegittimi, ma poi lasciamo fare il lavoro alle autorità di pubblica sicurezza.
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