"A Castelvolturno 118 ai domiciliari"
Nel Casertano "c'è una vera e propria guerra civile della camorra contro lo Stato". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, riferendo in Senato sulla situazione nel Casertano. Il ministro ha poi aggiunto:"E' significativo che l'arrestato per la strage di Castelvolturno sia accusato di strage con finalità di terrorismo. Quello è stato un atto di terrorismo. Solo a Castelvolturno 118 persone sono ai domiciliari, è un numero esagerato".
La strategia dei Casalesi punta a "stroncare i tentativi di opposizione all'affermazione del proprio potere criminale. Anche nei confronti della criminalità straniera che nel passato era sembrata poter coesistere pacificamente con i clan locali", ha spiegato Maroni. Il titolare del Viminale ha poi aggiunto che la serie di omicidi è dovuta alla volontà da parte dei Casalesi di evitare collaborazioni con la giustizia e dimostrare il loro predominio criminale nel'area.
"Dalla fine dello scorso anno - ha ricordato Maroni - il clan dei Casalesi ha subito contraccolpi sia per la scelta di alcuni componenti di collaborare, sia per il processo Spartacus che ha inflitto diverso ergastoli. Proprio la necessità di impedire le collaborazioni potrebbe essere il movente della serie di omicidi dei mesi scorsi di persone che avevano denunciato estorsioni dei clan".
"Dopo l'arresto di Domenico Bidognetti - ha proseguito il ministro - un gruppo di una decina di persone si è voluto ritagliare uno spazio senza dipendere dal vertice dei casalesi, con la volontà di esercitare il controllo su traffici di droga esercitati dagli immigrati africani". Secondo Maroni, la loro strategia "è quella di tentare di stroncare con azioni violente ed eclatanti i tentativi di opposizione al loro potere criminale".
Nel Casertano "c'è una vera e propria guerra civile della camorra contro lo Stato". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, riferendo in Senato sulla situazione nel Casertano. Il ministro ha poi aggiunto:"E' significativo che l'arrestato per la strage di Castelvolturno sia accusato di strage con finalità di terrorismo. Quello è stato un atto di terrorismo. Solo a Castelvolturno 118 persone sono ai domiciliari, è un numero esagerato".
La strategia dei Casalesi punta a "stroncare i tentativi di opposizione all'affermazione del proprio potere criminale. Anche nei confronti della criminalità straniera che nel passato era sembrata poter coesistere pacificamente con i clan locali", ha spiegato Maroni. Il titolare del Viminale ha poi aggiunto che la serie di omicidi è dovuta alla volontà da parte dei Casalesi di evitare collaborazioni con la giustizia e dimostrare il loro predominio criminale nel'area.
"Dalla fine dello scorso anno - ha ricordato Maroni - il clan dei Casalesi ha subito contraccolpi sia per la scelta di alcuni componenti di collaborare, sia per il processo Spartacus che ha inflitto diverso ergastoli. Proprio la necessità di impedire le collaborazioni potrebbe essere il movente della serie di omicidi dei mesi scorsi di persone che avevano denunciato estorsioni dei clan".
"Dopo l'arresto di Domenico Bidognetti - ha proseguito il ministro - un gruppo di una decina di persone si è voluto ritagliare uno spazio senza dipendere dal vertice dei casalesi, con la volontà di esercitare il controllo su traffici di droga esercitati dagli immigrati africani". Secondo Maroni, la loro strategia "è quella di tentare di stroncare con azioni violente ed eclatanti i tentativi di opposizione al loro potere criminale".
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