A Sofia arrestati cinque ultrà italiani

Abete:da sanzionare atti dei tifosi


Pessimo spettacolo quello di sabato sera a Sofia per Bulgaria-Italia: prima una rissa sfiorata in un bar, poi il tentato scontro con i tifosi locali allo stadio, frenato dalla polizia in assetto antisommossa. Il tutto tra canti fascisti. Protagonisti cento italiani che il Viminale conosce: sono ultras di destra di diverse città, specie del nord-est. Abete (Federcalcio): "I comportamenti impropri sono da sanzionare. La vendita dei biglietti è nominativa"

Ad appesantire la situazione si è parlato anche di un gemellaggio tra questo gruppo con la tifoseria del Levski Sofia, tradizionalmente collocata a destra, in contrasto e il confronto con i "rivali" del Cska, tifoseria di sinistra. Sarebbe questo, secondo alcuni testimoni, il motivo che ha fatto scattare la rissa all'interno del bar del centro di Sofia: italiani e sostenitori del Levski contro ultras del Cska. Rapido l'intervento della polizia locale: nessun ferito e nessun fermo.

Poi, gli Ultras Italia sono andati allo stadio a piedi, scortati da una moto della polizia e alcuni agenti: e durante il percorso per le strade di Sofia è stato un miscuglio di cori calcistici, di ricordi per Gabriele Sandri e soprattuto di "Faccetta Nera", "Duce Duce" e altri cori fascisti. Poi, all'arrivo allo stadio, l'ingresso nel settore loro riservato e subito il tentativo d'assalto agli spettatori bulgari. Un gruppo di italiani ha percorso tutti i gradoni cinghie dei pantaloni in mano, è arrivato fino alla cancellata che delimita il settore e ha cominciato a menar fendenti e a tirare oggetti dall'altra parte. La tensione e' stata molto alta per alcuni secondi, prima che una trentina di poliziotti con caschi, corpetti e manganelli entrasse e riportasse con calma indietro i sostenitori italiani. Uno striscione degli italiani sarebbe stato sottratto dai bulgari, di certo quando la calma è stata ristabilita gli Ultras Italia hanno tolto i loro tricolori con i nomi di diverse citta' di provenienza, alcuni in caratteri celtici.

Arrestati cinque tifosi italiani
Cinque tifosi italiani sono stati trattenuti in stato di arresto dalla polizia bulgara in quanto ritenuti responsabili di aver dato fuoco ad una bandiera bulgara all'inizio della partita. Nello stesso frangente, secondo quanto si è appreso, i tifosi della Bulgaria avevano dato alle fiamme uno striscione con il tricolore sottratto ai supporter italiani.

La Russa: "Mi sono vergognato"
Il ministro della difesa Ignazio La Russa bolla la "notte brava" degli ultras dell'Italia che, a Sofia per la partita con la Bulgaria, hanno dato vita tra l'altro a marce e cori di ispirazione fascista. "Se fossi stato lì - spiega il ministro - mi sarei vergognato. Non c'è nessuna giustificazione storico politica per questa gente, sono solo maldestre esibizioni muscolari".



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