Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sull’università. Lo afferma il ministro dell’Università Mariastella Gelmini. Il decreto legge è composto da 4 articoli.
"Il decreto -precisa il ministro- consta di tre articoli, il quarto è relativo solo ad una norma di copertura. Si tratta di un provvedimento piccolo che, ribadisco, non vuole essere e non è la riforma dell'università ma prevede semplicemente una serie di misure urgenti sul diritto allo studio, sulla valorizzazione del merito e sul ricambio generazionale negli atenei e anche sulla riqualificazione della spesa".
“Non ci sara’ il blocco dei concorsi gia’ banditi -ha annunciato il ministro - Cambierà, però, il meccanismo per la composizione delle commissioni di valutazione, dettato dal sorteggio. Questa - dice Gelmini - è la motivazione del ricorso alla decretazione d’urgenza".
Il decreto legge - prosegue Gelmini - stanzia anche 500 milioni di euro per le università "più virtuose senza distribuzioni a pioggia". Il ministro conferma però i tagli nel 2010 previsti dalla finanziaria.
Il decreto approvato prevede lo sblocco del turn over per gli enti di ricerca. ‘’Per ogni docente che andra’ in pensione -ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini- le Universita’ potranno assumere due in alcuni casi tre ricercatori a costo inalterato’’.
Il decreto legge stanzia “135 milioni di euro per dare borse di studio a tutti i ragazzi meritevoli e capaci, a tutti gli aventi diritto”: l'ha annunciato il ministro Gelmini. ”E’ la prima volta - ha ricordato - che il governo riesce a garantire la borsa di studio a tutti e 180 mila gli aventi diritto”.
La Gelmini fa anche un appello agli atenei: ridurre corsi e sedi distaccate. ‘’Il decreto - ha detto - va letto in parallelo con la richiesta alle Universita’ ad eliminare i corsi frequentati da pochi studenti e l’impegno da parte degli stessi atenei a non aumentare le sedi distaccate’’.
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