Poche le meduse sulle spiagge italiane

Le meduse, così belle da vedere in acqua per la colorazione particolare del loro corpo, spaventano i turisti di ogni età, intimoriti dai tentacoli urticanti. L’estate 2008 però sembra abbia dato sollievo a quanti hanno paura delle meduse, quelle pericolose infatti non sono interessate alle nostre spiagge dell’Adriatico, dello Ionio o del Tirreno, e si sono dirette verso altri lidi, in particolare in Spagna e Francia. Al momento poi è scongiurato il cambio di corrente che potrebbe portarle in Italia. Qualora siamo punti da una medusa, è importante sciacquare la parte colpita con acqua salata e alcool, rimuovendo pian piano i residui di tentacoli. Da evitare la pulizia delle bolle con l’acqua fresca, l’ammoniaca o la sabbia. Le specie di meduse che abitano il Mediterraneo comunque, la Rhizostoma pulmo o la Pelagia noctiluca, possono dare qualche fastidio ma non saranno mai pericolose quanto quelle presenti nei mari del nord del Giappone e australiani, addirittura chiamate col nomignolo di "Meduse killer". Ecco una delle tante notizie che riguardano queste pericolosissime meduse

Australia: medusa killer uccide un turista
Allarme per la Carukia barnesi, grande 2,5 cm ma con tentacoli di un metro. Provoca una sindrome mortale per l'uomo. Il secondo caso in tre mesi

TOWNSVILLE - Un turista americano è morto in Australia a causa di una sindrome letale provocata dal contatto con il veleno contenuto in una rara medusa che vive nelle acque della Grande barriera corallina del Queensland: la Carukia barnesi. Robert King, 44 anni, americano dello Stato dell'Ohio, è venuto a contatto con la medusa tre settimane fa al largo di Port Douglas. Il decesso è avvenuto venerdì scorso all'ospedale di Townsville. Si tratta della seconda vittima in tre mesi causata dalla Carukia. In precedenza era deceduto un turista britannico di 58 anni.
 La medusa Carukia barnesi (R. Hartwick)

 
LA SINDROME - La reazione letale provocata dal veleno di questa medusa si chiama «sindrome di irukandji»: provoca un improvviso e fortissimo aumento delle pressione arteriosa, oltre a emorragie cerebrali. Può essere evitato l'esito mortale soltanto se le cure sono immediate. La Carukia barnesi è una medusa rara ma molto insidiosa perchè difficile da vedere nell'acqua: l'ombrello è grande al mssimo 2,5 centimetri. È dotata da sottili tentacoli lunghi fino a un metro. Di solito vive nelle acque più profonde della barriera corallina, ma a causa delle correnti può essere trasportata anche in superficie. Nell'estate australe del '91-'92 ci fu una vera e propria emergenza da sindrome di irukandji quando diversi nuotatori vennero toccati dai tentacoli della medusa. Ogni anno nel Queensland circa una sessantina di persone devono essere ricoverate in ospedale a causa dell'avvelenamento dovuto alla Carukia, ma prima dei recenti due non erano mai stati riportati casi mortali. I soggetti più a rischio sono le persone con la pressione già alta. Il contatto con la Carukia non è molto doloroso, non più di quello di altre medusa, ma circa mezz'ora dopo iniziano i primi sintomi: forti dolori alla schiena e all'addome, dolori alle articolazioni, nausea e vomito, abbondante sudorazione e agitazione, ipertensione e tachicardia. Il Centro antiveleni australiano sta studiando un siero per combattere la sindrome di irukandji.



Comments

0 Responses to "Poche le meduse sulle spiagge italiane"

Posta un commento



Lettori fissi