"Si narra che in tempi lontani, dodicesimo secolo, nei pressi di un paese toscano di nome Certaldo, vivesse una nobile famiglia: i Conti Degli Alberti...siamo in tempi in cui la nascita di un figlio "illegittimo" causava notevoli disagi e vergogne all'interno di una famiglia Nobile...ebbene, il giovane Filippo portava il peso di un grande segreto, era il figlio illegittimo del Conte Alberto Degli Alberti, il di Lui Castello si ergeva nel paese di Certaldo. Il giovane Conte Filippo soffriva di una gravissima malattia alle gambe che lentamente lo stava portando all'infermità, aveva consultato molti medici ma la scarsa conoscenza medica del tempo nn era molto risolutiva ed il giovane Conte peggiorava di giorno in giorno.
Quella sera aveva deciso di farla finita gettandosi tra le acque gelide del Grande Lago (il Lago di Piangrande appunto!) che da ragazzo aveva tanto amato per la sua posizione tra le ridenti colline della zona, dove soleva scorrazzare con le donzelle di paese. Si vestì con vestiti bianchi come lui amava tanto indossare, si soffermò sulle rive per dare l'ultimo saluto alla sua terra, quando dalle acque in prossimità del canneto avvistò una fioca luce azzurrognola addensarsi in una sorta di nube assumendo l'immagine di una bellissima donna che al posto delle gambe aveva una spece di pinna tanto da sembrare una "sirena"...si consideri che l'epoca imponeva un'elementare interpretazione di questo tipo di fenomeni da parte della gente, dovuto alla semplicità d'animo che caratterizza i popoli antichi...
La bella "sirena" iniziò come una sorta di telepatico dialogo col giovane Conte Filippo, esortandolo a tuffarsi nel gelido e grande lago dicendogli che sul fondo esisteva del fango caldissimo che lo avrebbe guarito: Filippo si buttò senza esitazione immergendo le gambe nel fango, uscendo dal lago sentì subito una nuova forza impossessarsi delle sue membra, dopo pochi giorni come per miracolo riuscì nuovamente a camminare e col passare del tempo riuscì persino ad uscire di casa senza la sua sedia a rotelle.
Ritornò al Lago Di Piangrande nelle sere seguenti e per molti giorni ancora ma dell'affascinante fantasma non ve ne fu più traccia alcuna finchè...una sera di primavera la gente del paese di Certaldo, vide il giovane Conte Filippo Degli Alberti andare verso il Grande Lago...senza farne più ritorno! Era la notte del 13 aprile 1.107, la notte di San Martino...leggenda o verità che sia: I vecchi del paese di Certaldo raccontano che il fantasma del giovane Conte Filippo si aggira ancora oggi nelle sere di primavera, lungo le sponde del grande lago; e le donne della zona testimoniano che mentre i loro uomini si dedicano alla pesca all'imbrunire, vedono strane luci diafane elevarsi dalle acque vicino al canneto e strane voci sommesse accompagnano una danza impercettibile tra due ombre: di una donna bellissima con le sembianze di una sirena ed un uomo vestito di bianco..."
Quella sera aveva deciso di farla finita gettandosi tra le acque gelide del Grande Lago (il Lago di Piangrande appunto!) che da ragazzo aveva tanto amato per la sua posizione tra le ridenti colline della zona, dove soleva scorrazzare con le donzelle di paese. Si vestì con vestiti bianchi come lui amava tanto indossare, si soffermò sulle rive per dare l'ultimo saluto alla sua terra, quando dalle acque in prossimità del canneto avvistò una fioca luce azzurrognola addensarsi in una sorta di nube assumendo l'immagine di una bellissima donna che al posto delle gambe aveva una spece di pinna tanto da sembrare una "sirena"...si consideri che l'epoca imponeva un'elementare interpretazione di questo tipo di fenomeni da parte della gente, dovuto alla semplicità d'animo che caratterizza i popoli antichi...
La bella "sirena" iniziò come una sorta di telepatico dialogo col giovane Conte Filippo, esortandolo a tuffarsi nel gelido e grande lago dicendogli che sul fondo esisteva del fango caldissimo che lo avrebbe guarito: Filippo si buttò senza esitazione immergendo le gambe nel fango, uscendo dal lago sentì subito una nuova forza impossessarsi delle sue membra, dopo pochi giorni come per miracolo riuscì nuovamente a camminare e col passare del tempo riuscì persino ad uscire di casa senza la sua sedia a rotelle.
Ritornò al Lago Di Piangrande nelle sere seguenti e per molti giorni ancora ma dell'affascinante fantasma non ve ne fu più traccia alcuna finchè...una sera di primavera la gente del paese di Certaldo, vide il giovane Conte Filippo Degli Alberti andare verso il Grande Lago...senza farne più ritorno! Era la notte del 13 aprile 1.107, la notte di San Martino...leggenda o verità che sia: I vecchi del paese di Certaldo raccontano che il fantasma del giovane Conte Filippo si aggira ancora oggi nelle sere di primavera, lungo le sponde del grande lago; e le donne della zona testimoniano che mentre i loro uomini si dedicano alla pesca all'imbrunire, vedono strane luci diafane elevarsi dalle acque vicino al canneto e strane voci sommesse accompagnano una danza impercettibile tra due ombre: di una donna bellissima con le sembianze di una sirena ed un uomo vestito di bianco..."